da un post di Alessandro Volpi
L'Europa verso il disastro. La Commissione Von der Leyen sta riuscendo a riportare in vita le ambizioni militari come segno di una aggressiva identità nazionale. Avere concepito un piano che prevede l'esplosione dei debiti pubblici dei singoli paesi per finanziare il riarmo ha contribuito a scatenare la volontà del governo Merz di procedere ad un gigantesco riarmo, a cui ha risposto l'Inghilterra di Starmer, ancora legata alla Brexit, con un impegno di portare la spesa militare al 3% del Pil. Naturalmente, sia la Germania sia l'Inghilterra hanno grandi produttori di armi, come Rheinmetall e Bae, i cui titoli stanno salendo in nome di una finanziarizzazione armata. Altrettanto naturalmente Rheinmetall e Bae hanno come grandi azionisti i fondi finanziari americani, che sono anche i principali azionisti dei colossi delle armi Usa. In sintesi, i nazionalismi militari europei hanno come beneficiari gli stessi attori che possiedono il sistema militare Usa. Il nazionalismo delle armi, promosso da governi in cui sono presenti i socialisti, è molto funzionale al capitalismo finanziario globale. Le nazioni in armi al servizio del monopolio finanziario.

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