da Osservatorio italiano sul neoliberalismo post di Alessandro Volpi
Mi scuso in anticipo per la semplificazione. Non capisco il grande entusiasmo espresso da molti esponenti della Sinistra per l'elezione del nuovo papa giustificata dalla scelta del nome che evocherebbe le origini della dottrina sociale della Chiesa. In realtà la Quanta cura e la Rerum Novarum, le due encicliche in cui Leone XIII affrontò il tema del lavoro erano profondamente avverse al socialismo e definivano come modello del cattolicesimo sociale il corporativismo che negava in maniera durissima la lotta di classe ed ogni ipotesi di conflitto. Il salario diveniva la "giusta mercede" concessa dal datore di lavoro, al di fuori di qualsiasi dinamica di rappresentanza dei lavoratori, e il sentimento su cui basare le relazioni sociali era riconducibile ad un solidarismo non troppo distante dal paternalismo ottocentesco. Naturalmente restava ben chiara la condanna della laicità dello Stato e l'architettura del corporativismo si reggeva sulle gerarchie ecclesiatiche. Forse può essere utile ricordare che nel 1931 Pio XI, dopo aver definito Mussolini "l'uomo della Provvidenza" promulgava un'enciclica, la Quadragesimo anno, che celebrava i 40 anni della Rerum Novarum, lodata per aver prefigurato proprio il corporativismo da poco abbracciato dal fascismo. Habemus papam

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