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Argentina: Povertà e Pensionati Sotto la Scure del Governo Milei

2025-04-27 08:15

Redazionale

politica internazionale,

Argentina: Povertà e Pensionati Sotto la Scure del Governo Milei

La situazione è aggravata dai tagli ai sussidi per i farmaci e dall'ipotesi di trasformare le pensioni minime in semplici sussidi.

Redazionale:

 

La drammatica situazione dei pensionati in Argentina sotto il governo Milei, caratterizzata da proteste settimanali a Buenos Aires contro i tagli alle pensioni è esplosiva. Questi assegni, già erosi nel tempo, sono stati ulteriormente ridotti dal piano di austerità radicale di Milei, noto come "piano motosega", portando un quarto dei pensionati sotto la soglia di povertà e riducendo il valore reale delle pensioni minime a un settimo del necessario per un paniere di base. Le proteste pacifiche sono state affrontate con repressione e violenza da parte delle forze dell'ordine, in linea con il protocollo anti-manifestazioni del governo. La situazione è aggravata dai tagli ai sussidi per i farmaci e dall'ipotesi di trasformare le pensioni minime in semplici sussidi. Il contesto economico vede l'ombra del Fondo Monetario Internazionale e un debito elevato, con critiche che indicano come gli interventi del FMI abbiano spesso favorito la fuga di capitali anziché lo sviluppo interno. L'articolo conclude sottolineando come la repressione non sia un incidente ma parte di una visione politica che colpevolizza i poveri e considera i manifestanti nemici, rappresentando un rischio per la memoria e il rispetto in Argentina, nonostante la crescente mobilitazione e solidarietà, inclusa quella dei tifosi di calcio.   

In Argentina, l'impatto delle drastiche misure di austerità imposte dal governo del Presidente Javier Milei si abbatte con particolare violenza sui settori più vulnerabili della società, in primis pensionati e poveri, scatenando un'ondata di proteste represse con forza. Ogni mercoledì, davanti al Congresso a Buenos Aires, si rinnova lo scenario di anziani che manifestano per assegni dignitosi, spesso confrontati con la repressione della polizia.   

Il cosiddetto "piano motosega" di Milei, mirato al pareggio di bilancio, ha comportato tagli drastici alla spesa pubblica, con un quarto di essi ricaduto direttamente sui pensionati. Le conseguenze sono devastanti: le pensioni minime coprono a malapena un quarto del costo di un paniere di beni essenziali per la terza età, spingendo un pensionato su quattro sotto la soglia di povertà. Il valore reale delle pensioni si è drasticamente ridotto, precipitando a un settimo in soli cinque anni.

Oltre alla svalutazione degli assegni, i pensionati si trovano a fronteggiare tagli ai sussidi per i farmaci, essenziali per la loro salute. Questa situazione di crescente indigenza e abbandono ha alimentato le "marchas de los miércoles", trasformatesi in un simbolo di resistenza civile. La risposta del governo è stata l'applicazione rigorosa del protocollo anti-manifestazioni, con cariche e uso della forza contro cittadini che rivendicano diritti fondamentali come accesso al cibo e alle cure mediche.

L'articolo sottolinea come questa repressione non sia casuale, ma rifletta una precisa visione politica che tende a colpevolizzare gli individui per la loro condizione di povertà. In questo contesto di profonda crisi sociale ed economica, esacerbata anche dal peso del debito con il Fondo Monetario Internazionale, la solidarietà verso i pensionati cresce, con l'adesione alle proteste di diversi settori della società, evidenziando una preoccupazione diffusa per il futuro del paese e il rispetto per chi ha contribuito a costruirlo.

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