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Attaccata la stazione di misurazione del gasdotto di Sudhza, gli ucraini violano la tregua sulle infrastruttur

2025-03-22 04:00

Redazionale

Attaccata la stazione di misurazione del gasdotto di Sudhza, gli ucraini violano la tregua sulle infrastrutture

stamattina è stata attaccata la stazione di misurazione del gasdotto di Sudhza, dagli Ucraini, ma che caso proprio il gasdotto verso l'Europa

Redazionale : da un post FB di Giuseppe Salamone

 

Ci dicono che dobbiamo difenderci dalla Russia ma ad attaccarci continua a essere Zelensky e la sua cricca coperto da Ursula e da chi le sbava dietro, Meloni compresa visto che ieri ha approvato in Consiglio Europeo tutto ciò che chiedeva la Führer dei nostri giorni.

In ogni caso il problema è che stamattina è stata attaccata la stazione di misurazione del gasdotto di Sudhza. Non è casuale perché arriva nel momento in cui Putin aveva dato il via libera a un cessate il fuoco energetico.

Gli ucraini fanno esattamente come Netanyahu e accusano Mosca. Ma ci dovrebbero spiegare per quale misterioso motivo Mosca attaccherebbe un gasdotto per far saltare il cessate il fuoco, quando se avesse voluto lo avrebbe rifiutato a monte. Ma si sa, fino a che i massimi intellettuali sono considerati persone come Bocchino allora vale tutto.

Ma dove sta un altro problema? Sta nel fatto che in queste ultime settimane si era ventilata l'ipotesi di riprendere le forniture di gas dalla Russia proprio attraverso la stazione di Sudzha. Guardacaso, misteriosamente, questo attacco cade a puntino per rendere il tutto non difficile, ma quasi impossibile. Curioso vero?

Ovviamente il prezzo del gas ha iniziato a salire dopo il danneggiamento della centrale e quindi anche le bollette subiranno l'ennesima botta al rialzo. Però continuano a fornire miliardi a Zelensky che ieri, sotterrando l'ultimo micron di dignità è andato davanti alla sua telecamerina per dire all'Unione Europea quanti miliardi mandargli ed entro quanto tempo. E cosa hanno risposto da Bruxelles? Certamente che arriveranno, abbi solo un po' di pazienza. Siamo sulla stessa linea: la guerra deve andare avanti.

La situazione oggi è questa: spendono soldi per finanziare chi attacca continuamente gli interessi dei Paesi UE e ci dicono che ne devono spendere altri per difendersi da chi non ha alcuna intenzione né convenienza di venirci ad attaccare. Bensì da chi ci ha consentito grazie alle materie prime a basso costo di competere a livello internazionale. C'è da perdere i sensi!

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