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I criminali di Bruxelles, ora puntano ai conti correnti

2025-03-19 04:01

Redazionale

politica interna, politica internazionale,

I criminali di Bruxelles, ora puntano ai conti correnti

La parola guerra è diventata ormai lo strumento attraverso cui accelerare, in tempi record, la finanziarizzazione

Redazionale  da un post di Alessandro Volpi.

Per chi avesse ancora qualche dubbio in merito alla più immediata finalità del riarmo. 

La Commissione europea già mercoledì prossimo discuterà un vero e proprio Piano per "mobilitare" i 10 mila miliardi di euro che si trovano sui conti correnti degli europei. 

Si tratta di misure che consentano la totale, libera circolazione di tali risorse in direzione di qualsiasi titolo azionario o obbligazionario presente in Europa, nella logica di un unico mercato dei capitali. 

A ciò si aggiungono l'iscrizione dei risparmiatori a piattaforme di investimento,  una possibile, ulteriore cartolarizzazione dei crediti bancari, la creazione di conti deposito, un allentamento dei requisiti di prudenziali delle banche e delle assicurazioni e una più complessiva defiscalizzazione.

Naturalmente, sottolinea la Commissione, tutta questa facilitazione nella mobilitazione del risparmio, dovrà essere indirizzata a finanziare il riarmo per la "difesa dell'Europa", quindi le società che producono armi. 

La parola guerra è diventata ormai lo strumento attraverso cui accelerare, in tempi record, la finanziarizzazione. Polizze, conti deposito, cartolarizzazioni, riduzioni fiscali tutto deve chiamare alle armi il risparmio diffuso e incanalarlo verso la nuova bolla con cui alimentare la "riconversione" bellica.

Guarda caso in poche settimane la lenta Commissione europea 

ha annunciato un Piano da 800 miliardi di euro di maggior spesa dei singoli Stati in armi, 

ha rotto il tabù del Patto di stabilità per le armi, 

ha messo in moto la Banca europea degli investimenti per finanziare le armi, 

ha prodotto un documento, fatto votare al Parlamento, di supremazia europea, 

ha consentito la destinazione dei fondi di coesione al riarmo 

e, dulcis in fundo, sta chiamando alle armi il risparmio degli europei. 

In parallelo la Bce ha ridotto il tasso sui depositi al 2,5%. 

Non mi sembra che ci sia stata mai una mobilitazione analoga per la sanità pubblica, per la lotta alle disuguaglianze o per l'istruzione. In estrema sintesi, l'Europa pare aver trovato la propria vocazione.

Nutro dei dubbi che il fin troppo citato Manifesto di Ventotene concepisse la necessità "di riprendere immediatamente in pieno il processo storico contro la disuguaglianza e i privilegi sociali" e "l'emancipazione delle classi lavoratrici", attraverso il riarmo..... e la finanziarizzazione!

 

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