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La narrazione tossica di Macron che ignora la storia e il mondo che cambia

2025-03-07 01:00

Pasquino

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La narrazione tossica di Macron che ignora la storia e il mondo che cambia

La storia, va studiata senza i paraocchi ideologici, e parla chiaro. L’Europa, non la Russia, è stata la potenza aggressiva nei confronti della Russia

Emmanuel Macron, novello profeta di sventura, si erge sul palcoscenico mediatico per declamare l’ennesimo sermone sulla presunta “minaccia russa” all’Europa. Un refrain stantio e pericoloso, intonato da una élite europea arrogante e spavalda che gioca con le nostre vite, che sembra vivere in una realtà parallela, impermeabile ai fatti storici e alle dinamiche geopolitiche contemporanee. Secondo Macron, la Russia sarebbe diventata una minaccia per la Francia e per l’Europa. Ma chi è davvero a minacciare chi?

La storia, per chi ha la pazienza di studiarla senza i paraocchi ideologici, parla chiaro. L’Europa, non la Russia, è stata la potenza aggressiva nei confronti del gigante eurasiatico. Non una, non due, ma ben TRE volte le potenze europee hanno marciato sul territorio russo, seminando morte e distruzione: Napoleone, le coalizioni occidentali durante la guerra di Crimea, e infine, la furia devastante delle armate tedesche nel ventesimo secolo, a cui potremmo aggiungere anche l'invio di militari a sostegno dello Zar contro la rivoluzione di Lenin del 1917.  E oggi, invece di fare ammenda per questo passato sanguinoso e cercare un dialogo paritario, l’Europa, guidata da figure come Macron, continua a soffiare sul fuoco dell’ostilità, accerchiando la Russia con basi militari, espandendo ad est un’alleanza militare aggressiva come la NATO, e alimentando regimi ostili ai confini russi. Non è la Russia ad aver invaso l’Europa, ma è l’Europa, ancora una volta, che si spinge pericolosamente ai confini russi, minacciando la sua sicurezza e la sua stessa esistenza, come ebbe a dire persino Papa Francesco. 

Lungi dall’essere una minaccia, la Russia si configura piuttosto come una vittima di una politica europea irresponsabile e miope e volta ad un conflitto armato. Invece di riconoscere le legittime preoccupazioni di sicurezza di Mosca, l’Europa preferisce dipingere la Russia come un nemico immaginario, agitando lo spauracchio di un’invasione imminente che non trova riscontro nella realtà, ed è soltanto una becera propaganda a sostegno del folle riarmo.  E cosa dire dell’ingerenza europea negli affari interni russi, del sostegno a movimenti di opposizione pilotati dall’esterno, delle sanzioni economiche punitive che mirano a destabilizzare il paese? Non è forse questa una forma subdola di aggressione, una guerra non dichiarata condotta con altri mezzi?

Macron parla di un “cambiamento epocale”, ma la verità è che lui e la sua cricca criminale europea non vogliono vedere il vero cambiamento in atto. Il mondo sta cambiando, ma la mentalità coloniale di certa Europa sembra rimanere ancorata al passato. L’era in cui l’Occidente poteva dettare legge al resto del mondo è finita. Il Sud Globale, l’Asia, l’Africa, l’America Latina – questi continenti si stanno emancipando dal giogo coloniale, sotto le sue diverse forme, e non sono più disposti a subire i diktat e le ritorsioni di un Occidente arrogante e decadente.

Il “cambiamento epocale” che Macron ignora è la fine della colonizzazione occidentale. Il mondo si è “rotto le scatole”, per usare un’espressione popolare ma efficace, di essere trattato come una colonia, di essere sottoposto ai capricci e agli interessi di una minoranza che si crede ancora padrona del mondo. Questo è il vero cambiamento epocale, e figure come Macron, con la loro retorica bellicista e i loro atteggiamenti paternalistici, non fanno altro che accelerare il declino di un’Europa che si ostina a non voler capire il mondo che cambia.

Invece di alimentare paure infondate e di agitare lo spettro di una guerra con la Russia, Macron e l’establishment europeo farebbero meglio a guardarsi allo specchio e a interrogarsi sulle proprie responsabilità. Dovrebbero abbandonare la logica miope dello scontro e abbracciare la via del dialogo e della cooperazione, riconoscendo la Russia come un partner essenziale per la sicurezza e la stabilità del continente europeo. Solo così l’Europa potrà uscire dalla pericolosa spirale di tensioni e costruire un futuro di pace e prosperità per tutti. Altrimenti, continuerà a ripetere stancamente la sua narrazione tossica, ignorando la storia e il mondo che cambia, e precipitando sempre più in un isolamento sterile e pericoloso. Macron e i suoi sodali vogliono portarci alla guerra, i popoli si ribellino e non accettino di morire per questi figuri e i loro sporchi affari.

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