Pasquino, la voce del popolo
Le dichiarazioni della Senatrice Segre di qualche giorno fa ci pongono alcune riflessioni : "Come vittima dell'odio, che sono stata e sono ancora, non voglio che l'America crolli": così la senatrice a vita Liliana Segre dopo il faccia a faccia fra Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky.
"L'altro giorno - ha detto in un confronto col ministro dell'interno Matteo Pantedosi al Memoriale della Shoah - guardando la tv sono rimasta atterrita da quello che vedevo. L'invaso diventava invasore" in un "ribaltamento" iniziato da "quando è stato eletto il nuovo presidente".
Noi facciamo una breve considerazione, perchè la cosa potrebbe essere condivisibile, ma ci chiediamo se la Senatrice pensa la stessa cosa anche sulle vittime palestinesi del genocidio portato avanti dal governo israeliano e gli chiediamo inoltre perchè non abbia espresso neanche un briciolo di indignazione quando Trump ha enunciato il suo progetto di deportazione dei palestinesi da Gaza, per farme una riviera per ricchi eretta sui cadaveri di donne, bambini e vecchi abitanti di Gaza. Ecco ci piacerebbe che le indignazioni e i pensieri nobili fossero sempre presenti anche quando le vittime sono il frutto del criminale Netanyahu.
Siamo una goccia nel mare, ma se tante gocce diventano pioggia…
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