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Al vertice di Londra va in scena la follia di una classe dirigente europea guerrafondaia

2025-03-03 06:43

Redazionale

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Al vertice di Londra va in scena la follia di una classe dirigente europea guerrafondaia

Von der Leyen al termine del summit non lascia spazio a interpretazioni: “Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa” e “la via della pace è la forza”

Redazionale

 

Ancora una volta, il vertice europeo di Londra si è trasformato in una squallida parata guerrafondaia, dove la cosiddetta “cricca criminale europea” ha votato apertamente per la guerra, alimentando il conflitto con la Russia e avanzando proposte tanto demenziali e assurde quanto pericolose. Sotto la guida di una Ursula Von der Leyen sempre più simile a un automa in eurodelirio bellico, l'Europa conferma di voler imboccare la strada dell'autodistruzione economica e sociale, sacrificando il benessere dei cittadini sull'altare di una militarizzazione isterica e insensata.

La dichiarazione di Von der Leyen al termine del summit non lascia spazio a interpretazioni: “Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa” e “la via della pace è la forza” sono parole che risuonano come un sinistro presagio, un annuncio di nuove spese militari da capogiro, di un esercito europeo sempre più minaccioso e di una escalation verso un conflitto con la Russia dalle conseguenze catastrofiche per il vecchio continente. Ma chi pagherà questo conto salatissimo? Ovviamente i cittadini europei, le famiglie, i lavoratori, i pensionati, che vedranno asciugarsi ulteriormente le risorse destinate al welfare, alla sanità, all'istruzione, ai servizi sociali. E l'Italia, già alle prese con mille difficoltà economiche, sarà tra i paesi più colpiti da questa folle corsa agli armamenti.

La domanda che nasce, considerato che gli ucraini sono quasi finiti, è chi va in guerra? I nostri figli? I nostri nipoti? E per cosa poi, per parare il fondoschiena di questi criminali cialtroni? – non sono frutto di delirio complottista, ma interrogativi legittimi di fronte a una classe dirigente europea che sembra aver smarrito completamente il senso della realtà e dell'intelletto. Mentre si parla di mandare avanti “i nostri ragazzi” (intendendo, come sempre, i figli delle classi meno abbienti), ci si dimentica colpevolmente delle reali priorità dei cittadini, dei loro bisogni, delle loro paure, del loro desiderio di pace e di sicurezza economica.

Il Partito Democratico italiano, guidato dalla segretaria ribattezzata sui social “Miss War”, non solo non si è sottratto al coro guerrafondaio, ma appoggia  queste politiche scellerate e dimostra, ancora una volta, di essere totalmente subalterno agli interessi del “war business” e alle direttive di Bruxelles. La manifestazione “Una piazza per l'Europa” promossa da “Repubblica” e dal PD appare, in questo contesto, come una manovra apertamente di sostegno alla guerra.  Il PD con le sue posizioni, ancora una volta  inganna i cittadini e le classi sociali più deboli del Paese.

La ciliegina sulla torta di questa follia europea è rappresentata dallo scoop del Financial Times sul gasdotto Nord Stream 2. Mentre l'Europa si affanna a rinunciare al gas russo in nome dell'indipendenza energetica (e con danni economici enormi), ecco che spunta l'ipotesi di un accordo tra USA e Russia per ripristinare e gestire proprio quel gasdotto. Un paradosso che grida vendetta, la prova lampante dell'incompetenza e della dannosità di una classe dirigente europea che ha totalmente perso la bussola.

È ora di dire basta. È ora di cacciare questi guerrafondai che stanno portando l'Europa al disastro. È ora di dare voce a chi vuole la pace, a chi vuole la giustizia sociale, a chi vuole un futuro di prosperità e di benessere per tutti i cittadini europei, e non  per le lobby degli armamenti , i loro squallidi interessi coperti da questa classe politica corrotta. 

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