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Tra incompetenza e dolo: districarsi nel labirinto della guerra in Ucraina, la UE in mano ad una banda di pazz

2025-02-26 01:00

Redazionale

politica internazionale,

Tra incompetenza e dolo: districarsi nel labirinto della guerra in Ucraina, la UE in mano ad una banda di pazzi.

Ma "questi" ci fanno o ci sono? Considerato come stanno andando le cose, è probabile più la seconda che la prima.

Redazionale.

 

In un contesto internazionale sempre più opaco e manipolato, sorge spontanea una domanda cruciale: siamo di fronte a una colossale incompetenza o a un deliberato disegno criminoso? Capire se “loro” ci sono o ci fanno, diventa un esercizio arduo, mentre sullo sfondo si intravede, flebile, una possibilità di confronto tra Stati Uniti e Russia, le due superpotenze coinvolte nel conflitto ucraino.

È fondamentale ricordare come gli Stati Uniti abbiano utilizzato cinicamente l'Ucraina e il suo territorio come campo di battaglia nella loro lotta di potere con la Russia. In questo scenario già di per sé drammatico, emerge la figura inquietante della cricca europea, una entità che non esitiamo a definire demenziale per la sua cieca ostinazione nel prolungare la guerra. Invece di cercare soluzioni diplomatiche, questa cricca continua imperterrita ad armare l'Ucraina, quasi che la fine delle ostilità fosse una bestemmia inaccettabile.

La loro incapacità è lampante: non ne hanno “azzeccata” una, subendo sconfitte e umiliazioni nella loro pretesa di sfidare una potenza nucleare. Per questa condotta irresponsabile, meriterebbero di comparire di fronte a un tribunale penale internazionale per crimini di guerra. Nel nostro piccolo, ci impegniamo affinché i popoli europei, già duramente provati dalle politiche fallimentari di questi sciagurati, possano un giorno ottenere giustizia.

Ma la cricca europea non demorde. Il vertice a Kiev che ha visto la partecipazione di delegazioni dell'UE e del Primo Ministro britannico, è finito nell'annuncio di nuovi, ingenti pacchetti di aiuti militari per l'Ucraina. Il Regno Unito stanzierà 5,6 miliardi di dollari, la Norvegia 3,5 miliardi di euro, la Spagna 1 miliardo di euro e il Canada fornirà, tra le altre cose, 25 IFV LAV III e 5 miliardi di dollari provenienti da beni russi congelati. Anche la Danimarca contribuirà con 270 milioni di dollari.

Parallelamente, il Consiglio Affari esteri dell'UE non è riuscito a trovare un accordo su nuove misure di assistenza militare per il 2025, segno di una crescente disarmonia interna.

In conclusione, resta la profonda inquietudine di fronte a questa situazione. È difficile discernere se le azioni di “loro” siano frutto di una incompetenza abissale o di una strategia perversa e calcolata. In ogni caso, le conseguenze per i popoli europei e per la pace mondiale sono devastanti e richiedono un'azione decisa per fermare questa deriva criminale pericolosa.

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