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Timidi segnali di disgelo tra USA e Russia: l'Europa paga il prezzo del suicidio politico e diplomatico

2025-02-19 01:00

Redazionale

politica internazionale,

Timidi segnali di disgelo tra USA e Russia: l'Europa paga il prezzo del suicidio politico e diplomatico

"Progressi nei negoziati tra Stati Uniti e Russia sono possibili nei prossimi 2-3 mesi".

Dopo anni di tensione e conflitto voluti e sostenuti dall'amministrazione Biden, spiragli di dialogo si aprono tra Stati Uniti e Russia, come evidenziato dalle dichiarazioni di Kirill Dmitriev, membro della delegazione negoziale russa. Dmitriev, da Riad, si è espresso con un cauto ottimismo: "Progressi nei negoziati tra Stati Uniti e Russia sono possibili nei prossimi 2-3 mesi". Un segnale incoraggiante, soprattutto alla luce del riconoscimento, da parte russa, di un cambiamento di atteggiamento dell'amministrazione Biden: "gli Stati Uniti sono pronti ad ascoltare e comprendere la posizione della Russia".

Questa apertura al dialogo stride fortemente con la linea dura adottata dall'Europa e dai suoi leader. Mentre Washington sembra ora disposta a "comprendere le preoccupazioni della Russia", l'Europa si è arroccata su posizioni che, secondo molte analisi, si sono rivelate un vero e proprio "suicidio" economico e politico. Le sanzioni, volute con forza dai leader europei, si sono ritorte contro le economie del vecchio continente. Dmitriev sottolinea come gli stessi Stati Uniti abbiano subito "danni maggiori della Russia a causa delle sanzioni".

Le cifre parlano chiaro: aziende informatiche e media occidentali hanno perso 123 miliardi di dollari, mentre le aziende americane hanno subito perdite per oltre 300 miliardi di dollari abbandonando il mercato russo. Un mercato che, come osserva Dmitriev, "è estremamente attraente e che è necessario esservi presenti". E mentre la Russia guarda al futuro, auspicando un ripristino della cooperazione economica con gli Stati Uniti e ipotizzando il ritorno di aziende americane nel settore petrolifero russo, i cittadini europei si ritrovano a fare i conti con le conseguenze di scelte politiche che hanno privilegiato la rigidità ideologica al pragmatismo e alla difesa dei propri interessi. L'iniziativa diplomatica USA-Russia, seppur in fase embrionale, pone l'Europa di fronte alle proprie responsabilità e agli errori strategici commessi.

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