Da Indimedia Italia e Medici per Gaza
Quello raccontato dall’ex ministro della difesa israeliano Gallant è il segreto di Pulcinella, eppure incredibilmente mai divulgato dai media di regime. Perché? Semplice, doveva passare la narrazione propagandistica del pogrom, anzi dell’attacco “genocida”, compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023.
E allora vediamo, quanti israeliani sono effettivamente morti il 7 ottobre per mano palestinese? Affidandoci a Wikipedia (anche se altre fonti indicano gli israeliani uccisi in meno di 1.200), il 7 ottobre sono stati uccisi da Hamas 859 civili israeliani, 278 soldati e 57 membri delle forze dell'ordine.
Tolti i soggetti armati, legittimi obiettivi in quanto forze di occupazione della Striscia di Gaza (assedianti), dunque i civili israeliani uccisi sono stati 859, ma quanti di questi sono stati effettivamente uccisi dai palestinesi e quanti dai soldati e piloti israeliani, in applicazione della famigerata “direttiva Annibale” (ovvero, meglio morti che ostaggi)?
Considerando i resoconti della giornata che narrano di cannonate contro i kibbutz e di elicotteri Apache scatenati a colpire ogni veicolo che cercava di tornare nella Striscia con gli ostaggi, è ragionevole pensare che l’idf abbia ucciso dai trecento ai quattrocento civili israeliani (il numero esatto non lo conosceremo mai stante che non c’è stata alcuna inchiesta o verifica indipendente).
Si arriva così ad una cifra dí civili israeliani uccisi il 7 ottobre pari a circa 450: un orribile massacro, certo, ma ben lontano dal concetto di pogrom o addirittura di “genocidio” usato da Israele a scopo propagandistico.
Ossia per giustificare quello che è stata la successiva reazione dello stato ebraico contro i palestinesi, quello sì un vero e proprio genocidio che alla fine, una volta recuperate le salme e gli scheletri dei palestinesi ancora sepolti sotto gli edifici distrutti, probabilmente si attesterà intorno alle settantamila vittime.
Ma la storia la fanno i vincitori (con l’aiuto dei giornalisti prezzolati), e allora i criminali sono i palestinesi di Hamas, Israele si è limitato a difendersi…
“Alcuni testimoni avevano già raccontato, all’indomani delle stragi del 7 ottobre 2023, che le truppe israeliane intervenute contro le milizie palestinesi che da Gaza avevano attaccato insediamenti, postazioni militari e il festival musicale “Supernova” avevano aperto il fuoco in maniera indiscriminata, uccidendo sia i palestinesi sia gli ostaggi israeliani o i lavoratori stranieri catturati.
A confermare le testimonianze finora sempre contestate dall’establishment israeliano ci ha pensato, nel corso di un’intervista televisiva, l’allora ministro della Difesa israeliano, poi cacciato dal premier Benjamin Netanyahu.
Il 7 ottobre all’esercito di Tel Aviv venne impartito l’ordine di eseguire la cosiddetta “Direttiva Annibale”, ha detto Yoav Gallant al Canale 12 giovedì scorso, causando numerosi morti anche tra i prigionieri oltre che tra i miliziani delle diverse organizzazioni palestinesi protagoniste del sanguinoso blitz. L’ordine, ha detto Gallant, venne applicato «tatticamente” ed «in certi luoghi» nei pressi di Gaza, mentre in altre circostanze non venne utilizzato…
In realtà già nel gennaio del 2024 il quotidiano israeliano Yediot Ahronot aveva riferito che il 7 ottobre i comandi dell’esercito israeliano avevano impartito alle truppe l’ordine di eseguire la direttiva in maniera generalizzata, a costo di «mettere in pericolo la vita dei civili nella regione, compresi gli stessi prigionieri», avevano scritto i giornalisti Ronen Bergman e Yoav Zitun.
Nel luglio del 2024, il quotidiano israeliano Haaretz aveva invece riferito che il 7 ottobre alle truppe era stato impartito l’ordine di non permettere a nessun veicolo di tornare a Gaza.
Ora però l’ammissione di Gallant getta nuova luce su quanto avvenne nelle ore successive all’inizio dell’attacco palestinese contro Israele, confermando che una parte significativa delle vittime israeliane e dei lavoratori stranieri uccisi quel giorno sono da addebitare alla reazione indiscriminata e deliberata dell’esercito di Tel Aviv sulla base di una precisa direttiva degli alti comandi delle forze armate.
Secondo un bilancio ufficiale pubblicato il mese scorso, solo il 7 ottobre l’esercito israeliano ha utilizzato contro i combattenti che avevano sconfinato 11.000 proiettili, 500 bombe da una tonnellata e 180 missili.”